Il Prototipo
Premessa
Durante questo progetto, sarà sviluppato e sperimentato
un prototipo di veicolo
ibrido solare, provvisto di un motore termico, motore e generatore
elettrico, batterie e pannelli fotovoltaici. Il processo di progettazione,
assemblaggio e sperimentazione sarà presentato su questo sito,
con particolare attenzione agli aspetti
didattici. Sarà possibile seguire le varie fasi del progetto
attraverso la roadmap e
la galleria
delle foto. Entro il termine di chiusura del progetto, il prototipo
sarà sperimentato e presentato agli organi di informazione.
La scelta
Nella prima fase del progetto sono state esaminate
le diverse possibilità per giungere a costruire il prototipo.
Innanzitutto, si è valutato se costruire un veicolo ex
novo oppure sviluppare il lavoro a partire da un veicolo
esistente. La prima soluzione, se pur più in teoria
attraente, non risultava realisticamente praticabile e compatibile con
limiti di tempo e di budget. La seconda soluzione offriva peraltro il
vantaggio di una maggiore applicabilità degli studi svolti. Una
volta scelta questa opzione, si doveva decidere da quale tipo di veicolo
partire: da un kart, a motore o elettrico, oppure da
un veicolo, a motore o elettrico. Tra queste ipotesi,
si è optato per la scelta di un veicolo elettrico
esistente come base di sviluppo per il prototipo.
La Struttura
Questa scelta è sembrata la più adatta
allo sviluppo di un veicolo con una struttura del tipo "Ibrido
Serie". In questo caso, le ruote sono azionate direttamente
dal solo motore elettrico (EM/EG), che può funzionare anche da
generatore durante le fasi di frenata (frenata rigenerativa), proprio
come in un veicolo elettrico. I pannelli solari (PV) ed il sistema motore/generatore
(ICE/EG) concorrono ad alimentare il motore elettrico o a ricaricare
la batteria (Battery), in funzione delle strategie definite dal sistema
di controllo (Vehicle Management Unit, VMU). Maggiori dettagli sono
disponibili alla sezione Simulatore
on-line.
Struttura di un Ibrido Serie.
Il veicolo elettrico
La scelta è caduta sul "Porter Glass
Van" della Microvett, un veicolo utilizzato per il trasporto
leggero prevalentemente nelle aree urbane e protette, grazie all'assenza
di emissioni gassose ed acustiche. Un esemplare di "Porter Glass
Van" è stato fornito al gruppo di ricerca all'Automobile
Club Salerno, sponsor del progetto.
Donazione
del veicolo Porter Glass Van al Gruppo di Ricerca da parte del ACS
Questo veicolo offre la possibilità di alloggiare
un'ampia superficie di pannelli fotovoltaici sul tetto, mentre il vano
di lavoro posteriore consente di alloggiare comodamente il sistema motore/generatore
ed i sistemi di controllo. Il sistema propulsivo è caratterizzato
da un motore elettrico alimentato da un sistema di batterie posizionate
nella parte inferiore dell'abitacolo. Il motore elettrico è accessibile
tramite il sollevamento del sedile del guidatore.
Il vano posteriore |
Il motore elettrico |
L'albero di trasmissione |
Dati tecnici del veicolo elettrico
Si riportano di seguito i dati tecnici dell'autovettura
e le specifiche del veicolo in termini di lunghezze caratteristiche,
volumi di ingombro, disposizione delle masse, potenza erogata dalle
batterie ecc.
Dimensione |
metri |
A |
3.560 |
B |
1.395 |
C |
1.870 |
D |
1.810 |
F |
0.540 |
G |
0.793 |
Motore |
Corrente Continua |
Tensione di alimentazione |
84 V |
Potenza nominale |
9 kW |
Raffreddamento |
Aria |
Batteria di trazione |
14 moduli da 6 V - 180 Ah Pb-Gel sigillate, senza manutenzione |
Caricabatteria |
A bordo - 3 kW - 230 V (con una normale presa industriale monofase)
|
Tempo di ricarica |
8 h |
Ricarica rapida |
5 kW - 380 V |
Tempo di ricarica |
2 h 45' all'80 % |
Velocità massima |
60 km/h |
Autonomia |
70 km in percorso urbano |
Trasmissione |
Diretta alle ruote posteriori |
Raggio di sterzata |
3,7 m |
Posti |
4 |
I pannelli fotovoltaici
Anche per quanto riguarda i pannelli fotovoltaici si sono dovute operare
delle scelte:
-
Che tipo di pannelli usare? Al fine
di studiare una soluzione concretamente realizzabile, si è
scelto di utilizzare pannelli al silicio policristallino di normale
produzione, piuttosto che pannelli ad alto rendimento quali quelli
ad arseniuro di gallio, caratterizzati da prestazioni migliori ma
da costi molto elevati.
-
Un pannello unico o molti pannelli più
piccoli? Si è scelta questa seconda strada per poter
ottimizzare il controllo di ogni singolo pannello in funzione delle
sue condizioni di insolazione e temperatura, che possono variare da
pannello a pannello.
-
Come montare i pannelli sul veicolo?
Integrandoli nel tettuccio, o prevedendo un supporto esterno? La prima
soluzione offre una migliore aerodinamica ed è forse esteticamente
più gradevole. La seconda soluzione offre maggiore elasticità
di lavoro in fase di progetto e si presta a soluzioni innovative,
quali l'orientazione dei pannelli in funzione della posizione del
sole, durante le fasi di parcheggio. La scelta è caduta sul
supporto mobile, anche per il peso relativamente limitato che le perdite
aerodinamiche giocano per il veicolo in esame, a causa delle velocità
piuttosto ridotte. Un supporto in alluminio, provvisto di due snodi
per poter seguire il profilo del tetto, è stato realizzato
dalla ditta Saggese,
e donato al gruppo di ricerca.
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Il supporto per i pannelli solari |
Il veicolo solare prende forma! |
Il gruppo motore/generatore Lombardini
Come prima opzione, abbiamo lavorato attorno ad un sistema
moto-generatore offerto da Lombardini: un bicilindrico a benzina,
con una potenza di 15 KW e dotato di raffreddamento ad acqua.
Una soluzione caratterizzata da un rapporto peso/potenza favorevole,
da una potenza adeguata alle esigenze del veicolo e da una notevole
compattezza.
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Schema del sistema moto-generatore Lombardini |
Curve di coppia, potenza e consumo specifico |
I principali dati tecnici del sistema moto-generatore sono riassunti
nella tabella sottostante:
Lombardini 500cc LGW523 ENGINE
Max power 15 [kW] @ 5000 [rpm]
3 phase induction MACHINE 15 [kW] power rated
0 - 6000 [rpm] speed range
200 - 400 [V] DC voltage range
100 [A] DC max current
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Sistema Moto-Generatore Lombardini - Dati
tecnici |
Per smaltire la potenza termica per il raffreddamento,
è stato ripristinato il radiatore
originariamente montato sul porter e sono stati effettuati i relativi
collegamenti, presso i Laboratori CIMEP. Sono state inoltre realizzate
le
prese per l'aria di alimentazione ed i collegamenti
per lo smaltimento dei gas di scarico.
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Il gruppo moto-generatore Lombardini |
Il generatore viene montato a bordo del veicolo |
Fasi della lavorazione presso i laboratori
CIMEP |
La scelta di questa soluzione ha però fatto emergere
alcuni problemi addizionali:
- la tensione in uscita dal generatore risultava superiore a quella
richiesta dal pacco batterie;
- la potenza del generatore elettrico non risultava compatibile con
la circuiteria utilizzata per la ricarica delle batterie già
presente a bordo veicolo;
- la macchina elettrica necessitava di un sofisticato sistema di controllo
per poter operare da motore elettrico in fase di avviamento del motore
termico, e successivamente commutare il funzionamento in generatore
elettrico.
Un secondo gruppo moto-generatore
I tempi richiesti per la risoluzione di questi problemi non sono però
apparsi compatibili con le scadenze del progetto Leonardo. Si è
quindi passati ad analizzare una seconda soluzione: un gruppo elettrogeno
YANMAR S6000, un Diesel monocilindrico della potenza
di 6 KW, raffreddato ad aria e dotato di avviamento elettrico.
Questa soluzione, se pur con una potenza inferiore rispetto al generatore
Lombardini, consentiva di superare i problemi elencati nei punti 1,2,3.
In particolare, l'uscita della macchina elettrica, a 220 V, risultava
direttamente collegabile alla presa di alimentazione esterna già
presente sul veicolo. I dati tecnici del gruppo YANMAR S6000 sono reperibili
a questo
link.
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Il sistema moto-generatore YANMAR |
Il sistema moto-generatore YANMAR montato nel
veicolo ibrido solare |
Il gruppo YANMAR (subito ribattezzato "o' per e o' muss"
per la sua somiglianza con i gruppi elettrogeni utilizzati dai venditori
ambulanti della omonima specialità
partenopea) è stato montato sul vano posteriore, utilizzando
i supporti e parte delle lavorazioni già effettuate per il primo
generatore. Si è poi reso necessario intervenire su un blocco di
sicurezza presente sul veicolo, che disattivava la ricarica esterna delle
batterie quando il veicolo era in moto.
Sono quindi stati realizzati i collegamenti per automatizzare l'accensione
del motore, e sono stati collocati dei potenziometri
su acceleratore e freno per poter acquisire i dati durante la guida.
Il rumore
Ovviamente, collocare un sistema moto-generatore nell'abitacolo
non rappresenta proprio il massimo del comfort (e della sicurezza). E'
stato quindi progettato e realizzato, con il supporto di Saggese, un setto
di isolamento tra il vano motore e l'abitacolo, provvisto di
un oblò con doppio vetro-camera per assicurare la visibilità
posteriore al guidatore. Si è scelto di adoperare un sandwich
di materiale isolante, costituito da una sottile lamina di piombo (visibile
nella foto) e da una struttura spugnosa. In questo modo si riusciva ad
ottenere un buon abbattimento del rumore rispettivamente
nella zona delle basse e delle alte frequenze.
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Vista del sistema di isolamento acustico. |
Lavori in corso...
Al momento sono in corso i lavori per la realizzazione di un attuatore
del carico del motore, in grado di regolare la potenza ed attuare lo spegnimento
del sistema. Stiamo inoltre completando l'installazione del sistema di
acquisizione e controllo dei pannelli e del veicolo...
alla prossima puntata...
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