Sessione 1 - Lindustria automotive in Italia
I limiti e le potenzialità di crescita e qualificazione dell’industria
dell’auto in Campania
Francesco Pirone
Università degli Studi di Salerno
La relazione parte dall’assunto che il processo
di concentrazione dell’attività di assemblaggio nel Mezzogiorno
da parte di Fiat Auto non ha indotto una proporzionale crescita e qualificazione
dell’industria della componentistica auto meridionale, neanche
nel caso campano, dove l’industria dell’auto ha una radicata
presenza storica e si intreccia con un più articolato tessuto
produttivo. In Campania, tuttavia, il settore dell’auto conserva
un rilevante peso in termini occupazionali oltre a contribuire significativamente
alla crescita economica, facendone un settore strategico per lo sviluppo
dell’economia regionale.
A partire da queste considerazioni introduttive, la relazione si concentra
in particolare sull’analisi della composizione dell’indotto
regionale del gruppo Fiat, ricostruendo una ‘mappa’ delle
componenti più rilevanti della filiera dell’auto in Campania
e soffermandosi in particolare sulle caratteristiche produttive e occupazionali
degli stabilimenti presenti sul territorio.
A tal fine la relazione presenta i risultati di un’indagine empirica
basata sull’analisi di dati diacronici raccolti su un gruppo di
stabilimenti locali operanti nel settore della componentistica auto
(2003 e 2008). Tale indagine si sofferma, da una parte, sulla ricostruzione
delle caratteristiche strutturali del settore e sulla sua collocazione
nel contesto dell’industria dell’auto nazionale; dall’altra
si concentra sull’analisi dei livelli di dipendenza/autonomia
degli stabilimenti localizzati nel territorio campano, sulla base in
particolare di indicazioni relative al grado di diversificazione produttiva
e di mercato, individuando, infine, alcune implicazioni in termini di
sviluppo e qualificazione della catena di fornitura locale.